Pale Moon è un browser web leggero, ma può dimostrarsi un’alternativa completa ai mainstream Chrome e Firefox. In questo articolo sono riassunte le sue caratteristiche notevoli.
Funzionalità
Pale Moon è supportato per i sistemi Windows e Linux in modo ufficiale; esiste anche un porting indipendente per MacOS, mentre la versione ufficiale è un cantiere fermo per la mancanza di uno sviluppatore.1
Questo browser ha scelto di tagliare le funzionalità ragionevolmente meno usate (come l’accessibilità e il controllo genitori)2. L’approccio è quello di fornire quando possibile queste funzionalità attraverso estensioni, allo scopo di favorire una maggiore velocità all’utente medio.
Personalizzazione totale
Il motto del programma dice già molto: “Your browser, your way”. Questo risultato è raggiunto grazie al continuato supporto per i plugin XUL, che sono stati abbandonati da Firefox da ormai tre anni. Questo consente di creare temi originali (non solo skin) e di continuare ad usare quelle estensioni che sarebbero impossibili da implementare con le più recenti API WebExtension. Quest'ultime invece non sono supportate.
Inoltre è uno dei pochi tra i browser aggiornati che supporta tutti i plugin NPAPI (e non solo Adobe Flash)3, senza avere in programma di abbandonarne il supporto4.
E allora per chi è indicato?
Pale Moon non si fa amare a prima vista, con una pagina iniziale terribile, per cui non è adatto a chi vuole la pappa pronta, ma per chi non disprezza un minimo di configurazione può diventare il vostro browser preferito.
Idealmente è adatto a computer con risorse ridotte, quindi PC con architettura x86 vecchiotti (~10 anni) e poca memoria principale (il minimo è 1GB). Uno dei limiti maggiori è la mancanza dei binari per architetture ARM (e.g. Raspberry Pi). È sicuramente possibile compilare a mano i sorgenti, ma un browser web non è il programma più banale. Tuttavia questo punto è dipendente dalla dimensione della squadra di sviluppo, che al momento è ristretta.
Una minima configurazione
Pale Moon dispone di un’ottima localizzazione, derivante probabilmente dal suo importante antenato, per cui si può partire dagli add-on per la lingua. Il pacchetto lingua e il dizionario per la correzione automatica sono entrambi disponibili in italiano.
Per cambiare la lingua dell’interfaccia si può andare nella pagina di about:config
(impostando general.useragent.locale
ad esempio a it
) o usando questa estensione usa e getta. In ogni caso è necessario riavviare il programma.
È ora di far sparire quella pessima pagina iniziale. L’ideale sarebbe una soluzione nativa, ma in alternativa un file HTML locale o il motore di ricerca predefinito sono buone soluzioni. Sempre per favorire l’usabilità io nascondo barra dei menu (accessibile comunque con alt
) e barra dei segnalibri (disponendo comunque del tasto Visualizza segnalibri), ma è completamente facoltativo.
Le estensioni fondamentali per me sono le seguenti:
- uBlock Origin (da GitHub, ma aggiornato in automatico)
- Reader View, porting della modalità lettura di Firefox
- Pentadactyl, per la navigazione Vim-like
- Greedy Cache, per forzare sempre l’uso dei documenti in cache
Il tema che uso è Dark Moon, un tema minimalista molto elegante.
Alla fine dovrebbe assomigliare a questo:
Super minimalistico e funzionale.